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Introduzione

Il centro della città si trova a 8 km dal mare Adriatico, al quale è collegato per mezzo del canale Candiano. Il territorio urbano si estende fino al mare attraverso il Porto di Ravenna. Le spiagge ravennati vengono chiamate "lidi". I nove lidi ravennati sono definiti, in base alla posizione rispetto al canale portuale, in "Lidi Nord" o "Lidi Sud". Lidi Nord: Casal Borsetti, Marina Romea e Porto Corsini. Lidi Sud: Marina di Ravenna, Punta Marina Terme, Lido Adriano, Lido di Dante, Lido di Classe e Lido di Savio. Il paesaggio nelle frazioni poste sul litorale presenta elementi caratteristici. Anche nell’entroterra ci sono luoghi di grande interesse, a nord della città infatti si trova il nucleo più consistente, costituito dalla parte meridionali delle Valli di Comacchio, dal fiume Reno, dalle aree umide di Punte Alberete (oasi WWF) e Valle della Canna, dalla pineta San Vitale (citata da Boccaccio nel Decamerone e da Dante nella Divina Commedia) e dalla laguna, o pialassa, della Baiona, mentre a sud si trovano la Pineta di Classe, che con l’aiuto del comune la si sta rimboscando, con le zone umide Ortazzo e Ortazzino.

Territorio

Situata lungo la costa romagnola, la provincia di Ravenna comprende territori di natura assai eterogenea che includono zone costiere, zone pianeggianti e zone di montagna nell'entroterra.

L'idrografia è complessa per il fatto che il territorio costiero della pianura padana è il risultato di continue bonifiche avvenute nel corso dei secoli di quella che, in tempi remoti era un'enorme laguna che formava un tutt'uno con quelle di Grado, Marano, Venezia e le vicinissime Valli di Comacchio con cui il territorio confina.Degno di menzione è il canale navigabile Candiano, che collegala Pialassa Baiona (superficie di 1100 Ha), una laguna salmastra al mare; scavato artificialmente nel XVIII secolo, che collega la città di Ravenna al mare e costituisce parte integrante del sistema portuale.Altri corsi corsi d'acqua: Reno, Lamone, Senio, Fiumi Uniti (Montone e Ronco) Bevano, Savio.

Tale peculiarità è ciò che oggi caratterizza il paesaggio e la fauna avicola, soprattutto quella delle zone costiere dove tutt'oggi sono rimaste delle importanti zone umide di carattere lagunare.

Passando nell'entroterra il territorio assume caratteristiche sempre più padane fino al raggiungimento della zona premontana. L'altitudine massima è raggiunta dal monte Macchina dei Cani (968 m).

Clima

Il clima della provincia tende ad essere subcontinentale nelle aree interne, mentre lungo la costa vi è un'influenza marittima, seppur minima, ma con alti tassi di umidità relativa.

L'inverno è generalmente freddo, talvolta rigido in presenza di nebbia persistente. La primavera e l'autunno sono particolarmente miti, ma a tratti anche moderatamente piovosi; l'estate è generalmente calda e afosa, con leggera brezza lungo la costa.

La Costa

La riviera romagnola è sicuramente molto famosa per la sua ospitalità e per le imponenti infrastrutture turistiche ma a livello industriale non è meno famosa per il porto di Ravenna che costituisce un importante punto di snodo per lo scambio di merci via mare. Escludendo la zona del porto tuttavia la costa è fondamentalmente formata da un litorale sabbioso piuttosto omogeneo, separato dall'entroterra da una bellissima pineta di pini domestici (Pinus pinea L.) che si estende quasi continuo dai lidi di Comacchio fino alle località balneari del lembo di costa forlivese che separa la provincia di Ravenna da quella di Rimini. Caratteristiche sono le dune della spiaggia della Bassona, presso Lido di Dante.

 

La Subsidenza

La subsidenza è un fenomeno geologico presente in diverse aree della Pianura Padana e della costa nord adriatica, di origine sia naturale che antropica.

Per alcune città storiche come Ravenna è un fenomeno antico tanto che i suoi abitanti hanno sempre dovuto abituarsi a convivere con un suolo in lento ma progressivo abbassamento.

L’estrazione di fluidi dal sottosuolo, ampiamente praticata in questo territorio dagli anni 40’, ha accelerato il processo (arrivando anche a 35 cm/anno), infatti recenti ricerche hanno rilevato significativi abbassamenti del terreno in corrispondenza dei pozzi metaniferi. A testimoniare ciò un’indagine da poco condotta, ha evidenziato che tale attività ha prodotto in oltre 20 anni, in determinate zone, cedimenti presumibilmente superiori ai 200 cm. Ritenendo preoccupante il dato, l’amministrazione comunale ha costretto i governi regionali ad adottare provvedimenti legislativi per tentare di porvi rimedio. 

Ciò è riscontrabile nella recente attivazione, da parte del Servizio Geologico, Sismico e dei suoli della regione, di una linea di attività nel settore per monitorare l’evoluzione, studiare le cause e proporre su un piano tecnico i rimedi possibili al fenomeno. La quale comprende anche di eliminare o, se impossibile, ridurre l’attività di Angela Angelina, la piattaforma più vicina alla costa tra le 47 attive in Emilia Romagna per l’estrazione di gas entro le 12 miglia, opera infatti a soli 2 km dalle spiagge di Lido di Dante, installata nel 1997.

Detto tutto questo, il ministero ha rinnovato fino al 2027 a Eni la concessione per l’Angela Angelina,  un comportamento non coerente

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