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IL CAVALIERE D’ITALIA

Il cavaliere d'Italia o Himantopushimantopus è un uccello acquatico.

 

DESCRIZIONE                                                                                                                                                   Gli adulti sono lunghi dai 33 ai 40 cm e possono pesare anche 200 g.
Le zampe possono raggiungere i 30 cm di lunghezza. Durante il volo, il battito delle ali si alterna a brevi planate e le zampe escono dalla lunghezza del corpo, dando al cavaliere d'Italia un aspetto elegante. Hanno un becco lungo, nero e sottile; il corpo ha le parti superiori nere che contrastano con le parti inferiori bianche. L'occhio ha un'iride rossa, con una pupilla molto grande.
La femmina si differenzia dal maschio per avere le scapolari marroni, invece che nere.

 

DISTRIBUZIONE E HABITAT

Gli habitat del cavaliere d'Italia sono le paludi e le lagune poco profonde con sponde sabbiose e sassose. Si adattano facilmente anche ad ambienti artificiali, come risaie e saline. Si può trovare in Europa, intorno al Mar Mediterraneo, e a nord fino alla Germania e al Regno Unito; in Africa sia sulle coste mediterranee che in Madagascar; in Asia sia in Asia centrale che nelle zone del Sud-est asiatico e anche in Asia orientale.                                                                                           In Italia si stima vivano circa 4000-5000 coppie di cavaliere d'Italia, seconda popolazione europea per importanza dopo quella spagnola, Quasi tutti i cavalieri d'Italia italiani sembrano svernare nelle paludi del Mali e del Senegal, qualcuno resta in Italia anche d'inverno principalmente in Sicilia e Sardegna.
Le zone di nidificazione italiane sono varie: si registrano centinaia di coppie principalmente nel Delta del Po, nell'Orbetello e in Sardegna.

 

ALIMENTAZIONE

Il cavaliere d'Italia si nutre di insetti, crostacei, molluschi, vermi e altri invertebrati; a volte mangia anche dei girini. Raccoglie il suo cibo direttamente dalla sabbia e dall'acqua; per cacciare utilizza vista e tatto: infatti, muove il becco nell'acqua intercettando le prede. È in grado di cacciare anche di notte, dato che riesce a vedere bene anche al buio.

 

RIPRODUZIONE

Il cavaliere d'Italia nidifica sulle sponde dei laghi salmastri e delle zone umide.Il nido può essere un ammasso di rami in mezzo all'acqua di una palude o una depressione scavata con le zampe su una barena o su un'isoletta, tra le salicornie.A partire da aprile il maschio corteggia la femmina con danze non molto complicate ma eleganti. La femmina depone tra fine aprile e inizio giugno 3-4 uova di colore giallo-verde, macchiate di bruno scuro. I piccoli cavalieri sono nidifughi: abbandonano, cioè, il nido molto presto. Imparano a volare circa un mese dopo la schiusa. Le femmine dei cavalieri d'Italia se si avvicina un predatore al nido, simulano di avere un'ala rotta, spiegandola e facendo molto rumore per farsi sentire. In questo modo, al predatore viene istintivo attaccare l'uccello "ferito", lasciando stare il nido. Se il cavaliere d'Italia capisce che un intruso non ha cattive intenzioni, osserva la situazione, nel caso in cui qualche minuto dopo si avvicini nuovamente, non ripeterà ancora questa messa in scena.

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